González-Echenique: “alla RTVE vogliamo scommettere sulla nostra produzione e contare sul nostro personale”
Il presidente della RTVE, davanti alla Commissione mista del Congresso, si è espresso a favore di una modifica del contratto collettivo della RTVE per correggere le "disfunzioni rilevate" tra il "lavoro svolto" da alcuni lavoratori della società e la "retribuzione ricevuta".
Il presidente della RTVE, Leopoldo González-Echenique, è apparso martedì per la prima volta nella Commissione mista del Congresso dove ha illustrato i nuovi obiettivi dell'Ente pubblico e ha risposto alle domande dei diversi gruppi parlamentari.
González-Echenique ha dichiarato che RTVE non può restare in disparte rispetto ai tempi in cui si trova il paese e che, per questo, cercherà più che mai di controllare le spese. Anche che si impegna a favore dei lavoratori della casa e di un modello RTVE sostenibile, plurale, efficiente e di qualità.
"In RTVE vogliamo scommettere sulla nostra produzione e contare sul nostro personale. Il gruppo dirigente che presiedo ha piena fiducia nei professionisti di questa casa, nostra e di tutti gli spagnoli", ha affermato González Echenique.
Contratto collettivo
González-Echenique si è espresso a favore di una modifica del contratto collettivo RTVE per correggere le “disfunzioni rilevate” tra il “lavoro svolto” da alcuni lavoratori dell’azienda e la “retribuzione ricevuta”. Il presidente della Corporazione ha difeso che l'accordo deve essere “adattato alle esigenze di maggiore flessibilità nell'orario di lavoro, negli orari e nel sistema retributivo” dei lavoratori, di cui ha più volte elogiato il lavoro durante il suo discorso.
In questo senso, ha indicato che nel periodo in cui dirigeva la società ha rilevato alcune "disfunzioni salariali", motivo per cui ha indicato che la riforma del contratto è "portata alla correlazione tra il lavoro svolto e la remunerazione ricevuta". Allo stesso modo, ha sottolineato che la riforma è necessaria per realizzare un “modello più efficiente” e “sostenibile nel tempo” in un mercato, quello televisivo, che è “altamente competitivo”.
González-Echenique ha anche avanzato che l'azienda ha un piano per "rivedere" in futuro la rete dei centri territoriali per realizzare un "modello più efficiente, più solido, più sostenibile", anche se ha assicurato che la struttura territoriale continuerà ad essere un elemento di differenziazione e spina dorsale.
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