Questa è la consultazione pubblica sulla banda a 700 MHz che ha appena aperto il governo
La consultazione pubblica, che sarà aperta fino al 19 febbraio 2018, mira a raccogliere proposte e informazioni pertinenti che contribuiscono a progettare il piano e il calendario per effettuare l'autorizzazione dell'uso della banda di frequenza a 700 MHz.
Come già avanzato Panorama Il 22 novembre, il Ministero dell'energia, del turismo e dell'agenda digitale Ha avviato una consulenza pubblica, che sarà aperta fino al 19 febbraio 2018, con l'obiettivo di raccogliere proposte e informazioni pertinenti che contribuiscono a progettare il piano e il calendario per effettuare l'autorizzazione dell'uso della banda di frequenza a 700 MHz.
Il rilascio della banda a 700 MHz, noto come il secondo dividendo digitale, è un processo europeo, che mira a garantire un approccio coordinato all'uso di questa banda nell'Unione europea, che sarà la chiave per la fornitura di servizi 5G e l'estensione della sua copertura, in particolare nelle aree rurali, garantendo l'accesso e la connettività.
In linea con le linee guida stabilite dall'Unione Europea, si prevede di soddisfare le esigenze specifiche della distribuzione dei servizi di televisione digitale terrestre (TDT). In questo senso, è previsto garantire la disponibilità, almeno fino al 2030, della banda di frequenza di 470-694 MHz per la fornitura di tali servizi.
L'obiettivo della consultazione, strutturata in 17 domande, è di avere i contributi che possono fornire amministrazioni pubbliche, operatori e aziende di diversi settori, associazioni di consumatori e utenti e società nel suo insieme, sul processo di rilascio del secondo dividendo digitale.
La consultazione pubblica è strutturata attorno ad aspetti come il rilascio del secondo dividendo digitale, l'uso di bande di frequenza inferiori a 700 MHz (470-692 MHz), tenera e uso della banda di 700 MHz in termini di servizi di trasmissione in termini di trasmissione a base di trasmissioni 700. Codificazioni efficienti come HEVC (rispetto a MPEG4) sotto uno standard DVB-T2 anziché l'attuale DVB-T.
I contributi da apportare possono essere inviati fino al 19 febbraio 2018 attraverso questo e-mail. I termini della consultazione, così come le 17 domande, sono disponibili in web del Ministero dell'Energia, del turismo e dell'agenda digitale.
Accesso al documento completo della consultazione.
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