Carla Simón trionfa ancora ai Gaudí Awards
Il Accademia del cinema catalano ha assegnato i Gaudí Awards alle migliori produzioni cinematografiche del 2022 in 26 categorie, oltre al riconoscimento del Gaudí Award of Honor - Miquel Porter assegnato al cronista e divulgatore Jaume Figueras.
La consegna della 15a edizione tenutasi quella domenica al Museu Nacional d'Art de Catalunya ha riunito l'industria cinematografica con il ricordo molto vivo del regista e sceneggiatore Augustì Villaronga scomparso poche ore prima. Il grande vincitore della notte, Carlo Simone, ha avuto un ricordo per Villaronga non appena ha messo piede sul tappeto rosso, assicurando che è "molto poetico che Agustí sia morto proprio oggi, il giorno in cui celebriamo il cinema catalano, quando possiamo riunirci tutti per ricordarlo".
Il suo ultimo film, Alcarras, e Pacificazione, di Albert Serra, hanno vinto rispettivamente i Premi Gaudí per il miglior film e il miglior film in lingua non catalana, in un'edizione i cui premi sono stati ampiamente distribuiti, che hanno anche riconosciuto i meriti di signore, con i premi per la migliore regia di un romanzo per Mikel Gurrea e migliori prestazioni principali, e un anno, una notte, di Isaki Lacuesta, che ha preso fino a cinque statuette.
Alcarras ha anche vinto Gaudí per il miglior regista, da una Carla Simón con cui l'aveva già cresciuta Estate 1993 e che ha fatto la storia lo scorso anno con l'Orso d'Oro al Festival di Berlino; meglio sceneggiatura originale dalla stessa Simon e Arnau Vilaró: si migliore direzione di produzione per Elisa Sirventi.
In caso di Pacificazione, che la scorsa settimana ha vinto tre premi Lumière in Francia, la Catalan Film Academy ha riconosciuto con Gaudí il migliore direzione artistica per Sebastian Vogler si migliore fotografia per Arturo Torto.
Una notte molto divisa
La cerimonia dei XV Premi Gaudí non ha lasciato praticamente nessuno dei titoli più nominati senza premio: a quelli già citati dobbiamo aggiungere i due premi che sono stati vinti il materno, di Pilar Palomero, e Le linee storte di Dio, di orioli paulo.
Il film più premiato è stato un anno, una notte, che accolse i Gaudí miglior sceneggiatura adattata per Isaki Lacuenta, Isa Campo e Fran Araújo; migliore montatura per Sergi Dies e Fernando Franco; migliore musica originlk per Raul Refree; migliori effetti visivi per Laura Pietro; si suono migliore per Amanda Villavieja, Eva Valiño, Alejandro Castillo e Marc Orts.
Da parte sua, Le linee storte di Dio ha vinto premi per miglior guardaroba per Alberto Valcarcel Già meglio trucco e parrucchiere per Montse Sanfeliu e Carolina Atxukarro. Vale anche la pena notare le opere di Gaudí ottenute da Tadeo Jones 3: Il tavolo di smeraldo, di Enrico Gato, come migliore film d'animazione, e da Sei notti d'agosto, con quale Ventura Durall propone la storia dell'amata morte di Lluís Maria Xirinachs, come miglior film per la televisione.
Nel palmares interpretativo, Paolo Lopez si Vicky Luengo, headliner di suro, hanno vinto i premi come miglior attore e attrice protagonista. Da parte sua, angela cervantes prende il suo secondo Gaudí consecutivo (l'anno scorso, per Chavalas), entrambi per la migliore attrice non protagonista, e sua figlia nella fiction La materna, la giovane Carla Quilez, a soli quattordici anni, ha vinto il premio nella nuova categoria per la migliore interpretazione rivelazione, dopo aver vinto la Conchiglia d'argento all'ultimo Festival di San Sebastián.
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